iTunes, YouTube, We are – Abitare il mondo al tempo dei Social Network” è il tema dell’edizione 2013 del Pozzo di Scienza, il progetto del Gruppo Hera, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, dedicato alla divulgazione di temi scientifici ai ragazzi delle scuole superiori di Ravenna, Lugo, Ferrara, Modena, Bologna, Imola, Faenza, Forlì, Cesena e Rimini.
In totale, nel territorio ravennate saranno oltre 1.900 i ragazzi di 6 scuole che parteciperanno alle attività. Da giovedì 7 a mercoledì 13 marzo le scuole coinvolte nel progetto saranno, a Ravenna, il Liceo Scientifico “Oriani”, l’Istituto Tecnico Statale per Geometri “C. Morigia”, l’Istituto Tecnico Agrario “L. Perdisa”, il Liceo Classico “D. Alighieri”. A Lugo invece parteciperanno alle attività l’Istituto di Istruzione Superiore “G. Compagnoni” e l’ Istituto di Istruzione Superiore “E. Stoppa”.
Complessivamente 74 classi (oltre 1.900 studenti) accompagnate da un centinaio di docenti: un impegno forte da parte di Hera che permette agli studenti di incontrare divulgatori scientifici, docenti universitari, giornalisti e blogger, per trasmettere ai ragazzi la consapevolezza delle potenzialità degli strumenti a loro disposizione e dei rischi, inevitabili, che questi mezzi comportano.
Sull’intero territorio servito da Hera, questa edizione di Un Pozzo di Scienza ha attirato 46 licei e istituti tecnici, entrando in più di 500 classi e coinvolgendo 13.700 ragazzi.
Una recente ricerca di Eurispes con Telefono Azzurro, infatti, lo spiega bene: oggi il 95,7% degli adolescenti usa Internet tutti i giorni e almeno 8 scuole su 10 in Italia hanno computer e laboratori informatici disponibili. Non tutti gli studenti, però, sanno sfruttare al meglio le possibilità del web nella didattica. L’indagine, infatti, dice anche che solo il 23,7% dei bambini e solo il 28% degli adolescenti ha affrontato in classe il tema della sicurezza in Internet. In particolare, la diffusione dei social network e dei media digitali, oltre a stimolare la nascita di nuovi linguaggi, sta influenzando il comportamento dei ragazzi. Tanto per dare un’idea, degli oltre 22 milioni di utenti italiani di Facebook, più di 3 milioni sono minorenni (il 15% a settembre 2013, secondo l’Osservatorio social media su vincos.it). E nel Nord Italia, l’80% degli adolescenti ha un suo profilo su un social network. Ecco perché il Pozzo 2013 si è posto l’obiettivo di diffondere presso i cittadini del futuro l’idea di conoscenza accanto a quella di responsabilità, facendo passare il concetto di una cultura scientifica applicata alla vita quotidiana.
Laboratori e conferenze seguiranno 5 filoni principali: “Partecipare”, “Comunicare”, “Scuola 2.0”, “Innovare” e “Vivere in rete”. Tra le attività proposte, ci sarà il gioco di ruolo “Log in – Log out”, appositamente pensato per gli studenti delle superiori per capire le dinamiche e i retroscena dei social network, e incontri con esperti su temi attuali come i giochi on line e le dipendenze da internet, la trasformazione del sistema musicale con l’avvento del web e i download illegale, il passaggio da pellicola fotografica alla tanto amata “app” per smart phone Instagram.
Il tema, trasversale e di grande attualità, ha portato alcuni istituti a organizzare conferenze dedicate al diverso approccio generazionale ai mezzi di comunicazione digitale e ai social media in orari extrascolastici, in modo tale da poter coinvolgere anche i genitori degli studenti e il corpo docente.