Il pastore che dorme, mentre nelle vicinanze sta accadendo qualcosa di eccezionale, rappresenta bene coloro che preferiscono il sogno alla realtà; il vivacchiare, il fate voi che va bene, al partecipare attivamente. Cedono al tepore e al torpore del sonno forse perché stanchi dai mille retaggi della vita, forse impauriti o forse perchè affranti nel fisico.
E’ necessario “il meravigliarsi”, destarsi dinnanzi agli eventi. Svegliare i sensi, spalancando gli occhi per guardare e le orecchie per ascoltare. Nel presepe è anche necessaria la presenza del “pastore delle meraviglie”: il pastore della svolta, di colui che cede per amore e lotta per la verità.
AUGURI!